Stasera su Rai Movie Diabolik con Miriam Leone e Monica Bellucci: i Manetti Bros hanno creato un capolavoro che supera il fumetto

In sintesi

  • 🎬 Diabolik – Chi sei?
  • 📺 Rai Movie HD, ore 21:20
  • 🕵️‍♂️ Terzo capitolo della saga noir dei Manetti Bros., ispirato al celebre fumetto italiano: Diabolik e l’ispettore Ginko, costretti a un’alleanza forzata, affrontano una riflessione sulle identità e le maschere tra azione, citazioni pop e atmosfere vintage, con un cast d’eccezione e uno stile che omaggia il cinema di genere italiano.

Diabolik, Manetti Bros., Miriam Leone, Monica Bellucci, Valerio Mastandrea, Rai Movie: sono questi i nomi che domineranno la serata televisiva di sabato 23 agosto 2025 grazie a “Diabolik – Chi sei?”, il terzo e atteso capitolo della saga criminal-noir ispirata al celebre personaggio del fumetto italiano. Il film, in onda alle 21.20 su Rai Movie HD, è una dichiarazione d’amore al cinema di genere, un viaggio nell’identità doppia di criminali e poliziotti, e un grande omaggio alla cultura pop italiana che ha dato i natali al Re del Terrore.

Diabolik – Chi sei? tra cinema di genere e icone pop: Manetti Bros., Miriam Leone e Monica Bellucci

Siamo davanti a un film che prende a piene mani dall’immaginario noir degli anni ’60, ma ne aggiorna le tensioni psichiche. In questa puntata, Diabolik – misterioso re del travestimento interpretato dall’internazionale Giacomo Gianniotti – e il suo storico rivale, l’ispettore Ginko (un sempre magnetico Valerio Mastandrea), si ritrovano rinchiusi nella stessa cella dagli scagnozzi di una banda criminale. Il conflitto diventa alleanza forzata e terreno di svelamento: chi è veramente l’uno agli occhi dell’altro?

Mentre le sorti sembrano segnate, le due icone femminili della saga, Eva Kant (la sofisticata Miriam Leone) e Altea (una Monica Bellucci affascinante come non mai), danno vita a una caccia parallela, dimostrando che il cuore pulsante dell’universo di Diabolik batte forte anche nelle strategie e nelle passioni delle sue donne.

Una trama che indaga il mito: doppio, alleanza, identità in Diabolik

La regia dei Manetti Bros. (Marco e Antonio) eleva la materia narrativa: non solo azione e colpi di scena, ma anche una meditazione sulla maschera e sulle sfumature morali, tra inganni e rivelazioni. Ispirato all’albo n.107 delle sorelle Giussani, “Diabolik – Chi sei?” gioca su una sceneggiatura a specchio, tra flashback e confidenze che spingono Ginko e Diabolik a scoprire qualcosa di nuovo sulle rispettive identità. La posta in palio non è solo la libertà, ma la comprensione dell’avversario, l’umanità dietro la maschera. Un tema che, da sempre, rende grande il personaggio nato nel 1962 e capace di attraversare generazioni di lettori e spettatori.

La cura per ambientazioni, costumi e atmosfere ‘fumettose’ stabilisce il tono perfetto fra nostalgia e modernità. Nessuna fretta: i 155 minuti di durata sono una dichiarazione di fede nel tempo della narrazione, costruendo sequenze che si imprimono nella memoria – anche grazie a scelte stilistiche che rimandano ai capolavori di Mario Bava e alla tradizione del poliziesco all’italiana (senza mai scadere nel didascalico).

Perché scegliere Diabolik – Chi sei? su Rai Movie: cast, citazioni e stile dei Manetti Bros.

Quella di stasera non è la classica serata davanti a un cinecomic: i Manetti Bros. sono riusciti a dare profondità psicologica ai loro eroi e anti-eroi, scegliendo una via adulta e sofisticata all’adattamento da fumetto. Merito anche di un cast che fa scintille: Gianniotti aggiunge mistero al personaggio, Miriam Leone replica una Eva Kant imperiosa e tormentata, Valerio Mastandrea è un Ginko che finalmente si spoglia della routine dell’inseguitore per esplorare nuove ombre, mentre Monica Bellucci conferisce ad Altea una dimensione regale e romantica.

  • Nerd-alert: per i fan c’è una pioggia di citazioni agli albi storici, ammiccamenti visivi, oggetti di scena e dettagli che esaltano la dimensione “easter egg” amata dagli appassionati del fumetto.
  • La scelta di limitare la CGI e puntare su effetti pratici e scenografie reali è un manifesto di stile che distingue i Manetti Bros.: si respira l’aria vintage ma con uno sguardo moderno.

La colonna sonora, che ammicca sia ai gialli di Ennio Morricone che al rock italiano 60s, contribuisce a creare un universo sensoriale di pura italianità, lontano dai cliché hollywoodiani e vicinissimo allo spirito europeo del noir pop.

L’impatto culturale di Diabolik – Chi sei? nella storia del fumetto e del cinema italiano

Diabolik – Chi sei?” segna l’ennesima dimostrazione che il fumetto italiano può essere ancora oggi una fonte vivissima di ispirazione per il cinema. I Manetti Bros. si confermano autori neurotici e curiosi, capaci di portare sullo schermo temi profondi come il rapporto tra legge e trasgressione, le maschere sociali, la complicità al di là dei ruoli. L’accoglienza, tra pubblico e critica, premia questa operazione: si riconosce la fedele reinterpretazione delle atmosfere originali, pur in qualche momento segnando il passo su un ritmo volutamente lento e psicologico. Del resto, Diabolik non è un eroe per tutti – e non lo vuole essere.

Il film lascia il segno come testamento della vitalità del cinema di genere italiano, abile a riscrivere i suoi miti e renderli nuovamente attuali. Ecco perché, tra action, noir e colpi di teatro, “Diabolik – Chi sei?” è la scelta perfetta per una serata tv capace di coniugare passione nerd, gusto retrò e intensità contemporanea.

Cosa rende davvero grande il Diabolik dei Manetti Bros?
Il duello psicologico Ginko-Diabolik
Le atmosfere noir anni Sessanta
Monica Bellucci e Miriam Leone
Gli effetti pratici senza CGI
La fedeltà al fumetto originale

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